Parlamento Ue: finanziamenti europei agli Stati se rispettano le regole della democrazia. Oggi dibattito in emiciclo

Immagini delle audizioni di Mairead McGuinness e Valdis Dombrovskis (foto SIR/CE)

Subordinare i finanziamenti comunitari al rispetto dello Stato di diritto: l’insistenza di una parte degli eurodeputati approda oggi durante la plenaria a Bruxelles (5-8 ottobre). I deputati “dovrebbero ripetere ai Paesi Ue – si legge in un comunicato che accompagna l’ordine del giorno della plenaria – che il Parlamento non porrà il suo veto al bilancio a lungo termine solo se sarà concordato un meccanismo efficace di ‘condizionalità dello Stato di diritto’ per permettere di ridurre o sospendere i finanziamenti dell’Ue qualora uno Stato membro non rispettasse lo Stato di diritto”. Il dibattito in emiciclo con i rappresentanti di Consiglio e Commissione è previsto per questo pomeriggio. In una risoluzione che faceva seguito all’accordo del Consiglio europeo di luglio sul bilancio a lungo termine, i deputati avevano deplorato il fatto che i leader Ue “abbiano significativamente indebolito gli sforzi della Commissione e del Parlamento per sostenere il rispetto dello Stato di diritto, dei diritti fondamentali e della democrazia, nel quadro del bilancio pluriennale e dello strumento Next Generation Eu”.

Nel corso della plenaria il Parlamento deciderà – il 7 ottobre – sulla nomina della commissaria designata McGuinness e sul nuovo portafoglio assegnato al vicepresidente esecutivo Dombrovskis. Prima della votazione in aula, Mairead McGuinness (Irlanda), commissaria designata responsabile dei servizi finanziari, della stabilità finanziaria e dei mercati dei capitali, e Valdis Dombrovskis (Lettonia), destinato ad assumere anche la responsabilità del portafoglio relativo al commercio, hanno sostenuto, il 2 ottobre, un’audizione pubblica di tre ore con i deputati delle commissioni parlamentari competenti del Parlamento europeo. Oggi, la Conferenza dei presidenti di commissione valuterà l’esito delle due audizioni e trasmetterà le sue conclusioni alla Conferenza dei presidenti del Parlamento. Quest’ultima, nella riunione del 6 ottobre, darà la sua valutazione finale e deciderà se chiudere le audizioni e procedere col voto in plenaria, o richiedere ulteriori azioni. Si tratta di passaggi istituzionali interni, ma necessari per completare la squadra di Ursula von der Leyen.

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