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Parlamento Ue: al voto la “legge sul clima”. Guteland (relatrice), se approvata “sarà un momento storico”

(Photo SIR/European Parliament)

L’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 per l’Ue sta – forse – per diventare legge. Lo si saprà domani mattina quando arriveranno i risultati delle votazioni in corso al Parlamento europeo su un pacchetto di proposte che, se approvate, segneranno “un momento storico” perché “sarà un cambio di passo per le politiche ambientali europee e un forte messaggio” oltre i confini Ue, ha dichiarato oggi l’eurodeputata Jytte Guteland (nella foto), relatrice della legge sul clima. Nel pacchetto una serie di misure, prima fra tutte quella che impone la neutralità climatica non solo a livello europeo, ma anche ai singoli Paesi. Se può essere faticoso per alcuni Stati maggiormente dipendenti dal carbone, ha spiegato Guteland, il fatto di “camminare insieme aiuterà tutti a compiere una effettiva transizione, senza che nessuno resti indietro”. Servirà un “bilancio Co2”, cioè sapere nel dettaglio l’andamento delle emissioni e quanto ogni Stato ne ha ancora a disposizione; servirà un target intermedio (2040), per valutare l’andamento del cammino verso la neutralità mediante una “valutazione d’impatto”. E secondo la proposta, serve anche un “consiglio europeo per il cambiamento climatico”, che senza sostituirsi alle istituzioni nazionali e internazionali avrà il compito, tra l’altro, di “verificare la coerenza di tutte le politiche europee con gli obiettivi climatici”, sempre Guteland. Un nodo molto discusso è l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 60% entro il 2030 (la proposta della Commissione è 55%): per Guteland, alzare l’asticella è indispensabile per “allinearci a quello che dice la scienza”.

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