Papa Francesco: messa per cardinali e vescovi defunti, morte “non è annientamento totale”, “ci educa a una vera visione della vita”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Nel pregare per i cardinali e i vescovi defunti nell’arco di questo ultimo anno, chiediamo al Signore di aiutarci a considerarne in maniera giusta la parabola esistenziale”. Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa celebrata nella basilica di San Pietro. “Gli chiediamo di dissolvere quella mestizia negativa, che a volte s’infiltra in noi, come se con la morte finisse tutto”, ha proseguito Francesco: “Si tratta di un sentimento lontano dalla fede, che si aggiunge all’umana paura di dover morire, e da cui nessuno può dirsi del tutto immune. Per questo, davanti all’enigma della morte, anche il credente deve continuamente convertirsi”. “Quotidianamente siamo chiamati ad andare oltre l’immagine che istintivamente abbiamo della morte come annientamento totale di una persona”, l’invito del Papa, “a trascendere il visibile scontato, i pensieri codificati e ovvi, le opinioni comuni, per affidarci interamente al Signore”. La preghiera per i defunti, infatti, “ci educa a una vera visione della vita; ci rivela il senso delle tribolazioni che è necessario attraversare per entrare nel Regno di Dio; ci apre alla vera libertà, disponendoci alla continua ricerca dei beni eterni”. “La vita di un servitore del Vangelo si svolge attorno al desiderio di riuscire in tutto gradito al Signore”, ha spiegato Francesco: “Questo è il criterio di ogni sua scelta, di ogni passo da compiere. Ricordiamo perciò con gratitudine la testimonianza dei cardinali e dei vescovi defunti vissuti nella fedeltà al volere divino; preghiamo per loro cercando di seguirne l’esempio”.

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