Forum Ambrosetti: Mattarella, “consapevolezza che nessuno si salva da solo ha aperto nuovi orizzonti al processo di integrazione europea”

“Il piano per la ripresa, finalmente approvato da tutti i capi di Stato e di Governo nel Consiglio europeo di luglio, rappresenta per quantità di risorse – e per la qualità delle nuove formule adottate – una svolta di portata straordinaria che manifesta un livello di ambizione all’altezza dello storico valore dell’integrazione del continente. Il risultato raggiunto è, al tempo stesso, punto di arrivo e punto di partenza”. Sono parole di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, pronunciate in videoconferenza per il Forum Ambrosetti. “Punto di arrivo, in quanto segna il completamento di un disegno che dal mercato unico passa attraverso la moneta comune, l’unione bancaria e giunge alla definizione di uno strumento fiscale comune che, per la prima volta, contiene concreti elementi di stabilizzazione anticiclica delle nostre economie. Punto di partenza, perché, se attraverso gli strumenti messi in campo riusciremo ad assicurare la ripresa che i nostri cittadini si aspettano, avremo compiuto un sicuro e importante passo in avanti nel cammino di rafforzamento della coesione e della progressiva integrazione continentale, per un esercizio condiviso di una sovranità democratica capace di incidere”. Per Mattarella “la pandemia ha posto in evidenza la nostra comune vulnerabilità, a fronte di una comune crescente interdipendenza. Ebbene, appare davvero paradossale pensare che, mentre a livello internazionale le società sono sempre più interconnesse per catene di valore e per culture, gli Stati possano essere percorsi da tentazioni in direzione opposta. Due volontà contrastanti che risulterebbe del tutto impossibile giustificare e sostenere”. Il capo dello Stato ha osservato ancora: “La salvaguardia dell’integrità delle conquiste in termini di progressiva integrazione, sulla quale si basa anche la prosperità di tutte le economie europee, ha motivato il cambio di paradigma sul debito comune, ma alla base di queste coraggiose scelte di bilancio vi è l’esigenza di proteggere ciascun cittadino dell’Unione, indipendentemente dallo Stato di nazionalità. Questa matura consapevolezza che nessuno si salva da solo ha in tal modo aperto al processo di integrazione nuovi orizzonti”.

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